Cinque tecniche per coltivare con poca acqua

Una delle frasi ricorrenti sull’uso dell’acqua nella permacultura è << il luogo piú economico e facile per immagazzinare acqua è il terreno >>. Per questo anche se è molto raccomandabile raccogliere l’acqua piovana in contenitori di ferrocemento, creare piscine naturali o le cosiddette “zattere” ovvero depositi artificiali di acqua creati attraverso depressioni del terreno oggi andiamo a scoprire cinque tecniche per approfittare al massimo delle precipitazioni.

1. Creare suoli ricchi di materiale organico. Alcuni studi hanno dimostrato che un suolo con una piccola percentuale di materia organica come il 2% può ridurre la necessità di irrigare fino a un 75%. Per questo, alcuni permacoltori non piantano fino all’aver ottenuto un suolo veramente ricco di materia organica. Per iniziare semplicemente bisogna preparare un compost e aggiungerlo regolarmente alla terra, utilizando lombrichi per accellerare il processo, dopodichè una volta raggiunto il quantativo organico voluto si potrà piantare tranquillamente. Lo sapevate che in un pezzo di terreno ricco in humus può essere presente la stessa quantità d’acqua che si trova in un lago di tre pollici di profondità? Capirete che creare materia organica è infinitamente più economico che creare un lago artificiale, inoltre un suolo con molta materia organica: conserva l’umidità, maggior fertilità, immagazzina nutrienti utili per le piante, aumenta la vitalità del suolo e il cuantitativo di carbonio nella terra.

2. Tecnica dell’ “imbottitura intensiva”. Questa pratica è anche conosciuta come mulching, ed è una tecnica che permette coltivare senza arare. Per spiegare rapidamente di che si tratta: semplicemente si mettono cartoni, tappeti di lana o giornali in cima alla zona coltivata, dopodichè si aggiunge materiale organico e si conclude con uno spesso strato di paglia. L’imbottitura intensiva è essenziale per utilizzare poca acqua nell’orto in quanto ne evita l’evaporazione, mantiene il terreno fresco, aggiunge fertilità, migliora la vitalità del suolo, permette un habitat ideale per i microorganismi benefici ed inoltre previene la formazione di piante infestanti. È importante ricordare che i bancali imbottiti non vanno arati ne pestati mai, in quanto l’obiettivo è ottenere una terra tipo spugna che permetta la massima profondità delle radici.

3. È molto importante usare piante il più possibile adatte al clima così come collocarle correttamente. Per prima cosa bisogna cercare quali specie di ortaggi sono per esempio i più abituali nel clima presente sul territorio interessato e poi vanno cercate le varietà adatte. In secondo luogo, bisogna approfittare delle piante che siano più resistenti alla siccità. Il clima mediterraneo presenta molte piante tolleranti alla siccità ed a inverni miti, quindi la scelta sarà abbastanza variegata. Inoltre colloca le tue coltivazioni secondo le diverse necessità di acqua: in un orto in pendenza si posizionano le piante meno resistenti alla siccità nella parte inferiore, o si collocano vicino a pareti, bacini di raccolta delle acque, zone più all’ombra o anche ai lati di un lago o un fosso. Un altro consiglio è adattare le piante al clima e raccogliere ogni anno i propri semi. Questa tecnica di risparmio di acqua permette un miglior uso della stessa, meno sforzo per l’irrigazione, potenziamento delle piante autoctone e permette di ottenere spazi più resistenti alla siccità.

4. Piantare ad alta densità. Parliamo ora delle cosiddette “associazioni di piante”. Queste associazioni sono simbiosi di piante che migliorano il suolo, piante che non competono per gli stessi nutrienti e che si proteggono con maggiore facilità. Le associazioni di coltivazioni sono necessarie per non deteriorare i terreni, guadagnare in biodiversità e anche per risparmiare forza lavoro. Queste associazioni permettono di piantare le piante più vicine del normale con l’obiettivo di creare ombra. Riparare dal sole la terra diminuisce l’evaporazione fino a un 60%, infatti, come nella sopracitata imbottitura, l’ombra mantiene la temperatura del terreno più bassa. Alcune piante a foglia verde come i cavoli crescono meglio all’ombra nelle ore di maggior calore. Questa tecnica diminuiste inoltre le erbe malevole, migliora la biodiversità e di conseguenza incrementa la resa di molte coltivazioni.

5. Modellare il suolo. Scolpire il suolo non è difficile: costruire “zattere d’infiltrazione”, creare solchi per incanalare l’acqua e direzionare i torrenti permette di risparmiare moltissima acqua. Questa tecnica raggruppa acqua, la dirige dove è più necessaria, aiuta le piante a sopravvivere nei periodi secchi o al contrario di eccesiva pioggia, crea humus e aggiunge attraenti elementi visivi.

Articolo offerto da Puntoirrigazione.it

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